| 14 : dopo aver preso il treno e il battello, visita all'isola di Miyajima dove si è visitato il santuario Hukushima, la pagoda a 5 piani e un rito in acqua fatto dai monaci vestiti solo da delle mutantde tipo sumo che consisteva nel prendere un oggetto posto ad una certa altezza e vinciva la squadra che aveva impiegato il minor tempo. l'isola è molto verde, ci sono templi e sicuramente la avrete vista nelle foto perchè davanti all'isola c'è il tori rosso che sta nell'acqua. 15 : con il treno si raggiunge l'isola di Chugoku e più precisamente Okayama per visitare il giardino Korakuen, uno dei tre giardini più famosi del Giappone creato nel 1700 dal signore feudale che all'epoca era a capo del clan Okayama. in questao giardino c' è la casa da the, piccole cascate, santuri, stagni con fiori di loto e ponticelli rossi. al termine della visita con il treno si raggiunge Hakone nell'omonimo parco nazionale dove si trova il monte Fuji. la casa da the non è niente di che, è fatta di legno, con una sola stanza, dove la padrona di casa prepara il the e lo si beve seduti per terra. 16 : giornata dedicata alla visita del monte Fuji che raggiunge i 3776 metri di altezza ed è la cima più alta del Giappone. dopo essere arrivati in pullman fino alle pendici del monte si è preso la funivia fino alla 5° stazione a circa 2100 metri. poi si è effettuato una mini crociera a bordo di una nave che sembrava quella dei pirati sul lago Ashi. partenza per Tokyo e quando sono arrivata ho visto il quartiere Ginza, visto che l'hotel era proprio lungo la strada che portava alla via principale di Ginza, il quartiere dove ci sono tutti i negozi delle firme. il quartiere è bello ma inutile perchè tutte le firme si trovano anche in Italia. 17: Tokyo conserva poco della città fondata nel XV secolo, infatti fu distrutta dal terremoto ma soprattutto dai bombardamenti delle seconda guerra mondiale. venne quindi ricostrutia in modo moderno con una enorme periferia e i quartieri centrali solo per le persone più benestanti e tutte le attività commerciali e uffici, mentre gli studi televisivi sono in periferia su una isola artificiale. anche l'aereoporto di Tokyo si trova su una isola artificiale chiamata Narita a circa un'ora dalle porte di Tokyo. visita di Ginza il cui nome diriva dal periodo Edo tra il 1612 e il 1800. qui si coniavano le monetre d'argento e infatti in giapponese ginza vuol dire propio argento. poi si è visto solo da fuori il palazzo imperiale, dove vive la famiglia imperiale e che una volta veniva chiamato castello di Edo. il castello è ancora circondato da fossati scavati all'epoca della sua costruzione e in pratica del castello non si vede niente, perchè è circondato da un muro di cinta intervallato da torrette di guadia e porte. ho visto solo il cambio della guadia e il giardino del castello. poi la visita è continuata con la via principale che è anche l'unica via caratteristica di Akihabara dove ci sono i negozi di teconologia e i negozi di fumetti e dove lungo la strada di possono ammirare le ragazze cosplayer e quelle vestite da cameriere che trattano il cliente come se fosse il padrone di casa, offrendoli il the, preparando qualcosa da mangiare e poi non si sà se offrano anche altri servizi più intimi. solo la via principale è tipica del quartiere, il resto sono solo palazzi più o meno alti. visita del tempio Asakusa Kannon dedicato alla dea buddista della misericordia chiamata kannon. 18 : visita del mercato del pesce che è il più grande del mondo con i suoi 15.000 addetti e al termine si parte per Harajuku per visitare il santurio shintoista Meji Jingu dedicata all'imperatore Meji e a sua moglie Shoken. il santuario è costruito con legno di cipresso proveniente dalla zona di Kiso che è considerato il miglior legno giapponese dove ci sono 365 tipi di alberi. il santuario è stato completamente distrutto durante la seconda guerra mondiale ma è stato fedelmente ricostruito e terminato nell'ottobre del 1958. poi visita della via principale di Omotesando. una zona carina popolata di giovani dove l'unica cosa caratteristica è la casa in stile giapponese con le cose tipiche del Giappone per il resto molti negozi e locali. al pomeriggio visita di Shibuya un quartiere vicino a Omotesando. a Shibuya c'è il Shibuya crossing, ovvero quell'incrocio che si vede in tutti i film e documentari sul Giappone perchè ci sono le quattro strade che si uniscono, e i centri commerciali 109 dove su una parete è appeso un enorme maxi schermo. è il quartiere più popoloso e giovanile di Tokyo e lì si trova anche la statua del cane Hachiko che nonostante il padrone fosse morte, il cane ogni mattina continuava ad andare in stazione fino alla sua morte. poi visita di Ropongi dove si trova il complesso Ropongi hills e in particolare la Mori tower alta 52 piani e da qui si puo ammirare tutta Tokyo. 19 : partenza per l'Italia
lo yukata è comodo, in pratica è fatto come un accappatoio. le geishe fanno parte di un club, in poche parole non si può andare in una scuola di geishe e chiedere di poter avere i servizi di una geisha ma è un passaparola, in pratica bisogna conoscere già qualcuno che fa parte del club. il lavoro di geisha è molto instabile perchè guadagnano solo quando vengono richieste e devono imparare a suonare lo strumento tipico giapponese a corde, a fare dei balletti tradizionali, a truccarsi e muoversi con grazia, inoltre imparano a cantare e a fare composizioni di fiori. l' areoporto di Osaka che si trova a 50 km dalla città è stato costruito sull'isola artificiale Kansai ed è stato progettato da Renzo Piano, lo stesso architetto che ha progettato anche un quartiere di Berlino
|